Avec le terme de « confinement », naît en moi la tentation… de la facilité, car il me vient à l’esprit un jeu de mot(s).
Con.
Finement.
Bel oxymore. Mais peut-on en réalité être à la fois bête et subtil ?
Le meilleur outil pour répondre à cette question est l’observation de l’humanité... car, depuis la nuit des temps, l’Humain se conduit ainsi : finement et « connement ». Il est capable du meilleur comme du pire. Et ce qui arrive aujourd’hui, nous arrive aujourd’hui, n’est qu’un énième épisode illustrant ce paradoxe ambulant qu’est l’Homme. Capable de sauver un enfant né prématurément et capable de détruire des milliers de vies à coup de crosse ou de bombe. Capable de créer des chefs-d’œuvre traversant le temps et à la portée quasi universelle mais aussi capable de vendre n’importe quel produit, fut-il du poison, pour s’enrichir. Capable d’aller toujours plus loin tout en détruisant, peu à peu, cette terre même qui l’accueille et lui est nécessaire. C’est ce que m’évoque ce mot, qui s’impose aujourd’hui à travers un réel que j’ai personnellement du mal à appréhender. Comme dans toute épreuve, je me dis qu’il y a toujours des hommes, des femmes, des enfants aussi, pour reconnaître et garder le meilleur, le beau, l’amour, la joie, l’aide…
Faisons de ce confinement une première étape pour entrer en nous-mêmes, nous retrouver, nous comprendre et porter à l’extérieur ce meilleur qui s’y trouve. Et offrir aux autres cette beauté et cet amour que nous avons en nous.
La leçon est ancienne. Marc Aurèle l’a formulée il y a presque 2000 ans : « On se cherche des retraites à la campagne, sur les plages, dans les montagnes. Mais tout cela est de la plus vulgaire opinion, puisque tu peux, à l'heure que tu veux, te retirer en toi-même. Nulle part, en effet, l'homme ne trouve de plus tranquille et de plus calme retraite que dans son âme, surtout s'il possède en son for intérieur, ces notions sur lesquelles il suffit de se pencher pour acquérir aussitôt une quiétude absolue, et par quiétude, je n'entends rien d'autre qu'un ordre parfait. »
About the "lockdown"... The best tool to understand why we are home today is to observe our History... because, since the dawn of time, Humans are capable of the best as well as the worst. And what is happening today, what is happening to us today, is just another episode illustrating the paradox that Man is. Able to save a prematurely born child and capable of destroying thousands of lives with a rifle butt or a bomb. Capable of creating masterpieces, but also capable of selling any product, even poison, to get rich. Capable of going ever further while destroying, little by little, the land that welcomes and feeds him. This is what this word evokes to me, which today imposes itself through a reality that I personally find difficult to apprehend. I tell myself that, in any case, there are always men, women, children too, to recognize and keep the best, beauty, love, joy, help...
Let's make the lockdown a great experience to enter into ourselves, to find ourselves, to understand ourselves and to bring out the best. And to offer to others this beauty and love that we have within us.
“People look for retreats for themselves, in the country, by the coast, or in the hills. There is nowhere that a person can find a more peaceful and trouble-free retreat than in his own mind. . . . So constantly give yourself this retreat, and renew yourself.”
Marcus Aurelius.
A proposito del isolamento domiciliare... Uno strumento per capire perché siamo a casa oggi è osservare la nostra Storia... perché, fin dall'alba dei tempi, gli Umani sono capaci del meglio e del peggio. E quello che sta succedendo oggi, quello che sta succedendo a noi oggi, è solo un altro episodio che illustra il paradosso che l'Uomo è. Capace di salvare un bambino nato prematuro e capace di distruggere migliaia di vite con il calcio di un fucile o una bomba. Capace di creare capolavori, ma anche di vendere qualsiasi prodotto, anche veleno, per arricchirsi. Capace di andare sempre più lontano distruggendo, a poco a poco, la terra che lo accoglie e lo nutre. Questo è ciò che mi evoca questa parola, che oggi si impone attraverso una realtà che personalmente faccio fatica ad afferrare. Mi dico che, in ogni caso, ci sono sempre uomini, donne, anche bambini, per riconoscere e conservare il meglio, la bellezza, l'amore, la gioia, l'aiuto...
Facciamo dell'isolamento una grande esperienza per entrare in noi stessi, per ritrovarci, per capirci e per tirarne fuori il meglio. E offrire agli altri la bellezza e l'amore che abbiamo dentro di noi.
"Alcuni cercano luoghi solitari, dimore fra i campi, sulle rive del mare, sui monti; anche tu eri solito desiderar vivamente queste cose. Ma tutto ciò è stoltezza vera e propria, in quanto è possibile ritirarsi in sé stesso in ogni istante, quando si desidera. Oh ! in nessun luogo più che nell’anima sua con maggior tranquillità, con più facilità, un uomo può ritirarsi; soprattutto poi chi abbia dentro così pregiate cose che solo uno sguardo ivi rivolto dona la pace del cuore. E con questa pace voglio intendere disposizione d’ordine perfetto. In conseguenza, elargisci a te stesso continuamente questo luogo di ritiro e rinnova la tua vita."
Marco Aurelio
"Alcuni cercano luoghi solitari, dimore fra i campi, sulle rive del mare, sui monti; anche tu eri solito desiderar vivamente queste cose. Ma tutto ciò è stoltezza vera e propria, in quanto è possibile ritirarsi in sé stesso in ogni istante, quando si desidera. Oh ! in nessun luogo più che nell’anima sua con maggior tranquillità, con più facilità, un uomo può ritirarsi; soprattutto poi chi abbia dentro così pregiate cose che solo uno sguardo ivi rivolto dona la pace del cuore. E con questa pace voglio intendere disposizione d’ordine perfetto. In conseguenza, elargisci a te stesso continuamente questo luogo di ritiro e rinnova la tua vita."
Marco Aurelio